Palazzo della Cancelleria

Fu sede della cancelleria comunitativa che qui fu trasferita nel 1761 da alcune stanze del palazzo pretorio, questo imponente edificio del sec. XVI, di pianta rettangolare, ospita oggi, dopo la ristrutturazione del 1992, la Biblioteca comunale “G. Colombo” (circa 20.000 volumi) e l’archivio storico comunale (oltre 4000 unità archivistiche preunitarie). Nella cancelleria comunitativa erano custoditi gli archivi della comunità e dei giusdicenti e l’abitazione del cancelliere; essa comprendeva anche un salone ove si riuniva il consiglio generale della comunità fino a quando per quest’ultimo non venne realizzata la nuova sede nell’attuale palazzo comunale. In cancelleria, tra l’altro, erano esposti i quadri dei grandi savinesi e di personaggi di casa Medici e Lorena (anch’essi oggi in palazzo comunale). Dopo la soppressione delle cancellerie (1865) questo edificio ospitò gli uffici del demanio, le scuole comunali e quindi gli uffici finanziari.

Tradizionalmente ritenuto un progetto del Sansovino, fu probabilmente una delle abitazioni dei Di Monte: uno stemma gentilizio di questa famiglia è posto nella facciata del palazzo sulla chiave di volta, isolata, d’un antico arco.

Due cornicioni spartiscono due ordini di cinque finestre architravate, ai due piani superiori, dal piano terreno su cui sono posti il portale con arco di conci a bugnato e una serie di aperture, non originarie, di esercizi commerciali. All’estremità sin della facciata è una nicchia con una Madonna col bambino. Sopra l’entrata dell’esercizio commerciale sulla destra, è murata una lastra marmorea con uno stemma dei Cavalieri di Santo Stefano (che ne indicava il loro ufficio in paese), mentre sull’architrave di un portale posto sul fianco del palazzo che dà su c.so Sangallo è la curiosa iscrizione “Per non dormire” intorno allo stemma della famiglia Baldi.