Risalente al
sec. XII aveva in origine forme romaniche progressivamente alterate da successivi restauri (il più radicale quello settecentesco).
Posta all'incrocio di c.so Sangallo, lungo il quale si allunga il suo fianco sinistro, con la via della Misericordia, su cui dà la facciata, ha una pianta ad aula rettangolare.
Intitolata ai Ss. Egidio e Savino, l'uno titolare l'altro contitolare e patrono del Monte, nel 1494 per indulto speciale di papa Alessandro VI la chiesa venne concessa in giuspatronaro alla nobile famiglia Galletti.
Risulta ricostruita nel sec. XV dall'Arch. Sandro Bambocci, ancora rimodernata nel '600 al tempo del pievano Angiolo Cungi e quindi radicalmente rifatta negli anni 1748-49 - poco dopo essere divenuta arcipretura (1747).
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La prima pietra fu posta nel 1659 e solo due anni più tardi la chiesa risulta terminata insieme a coro, sagrestia, dormitorio (forse lo stanzone posto sopra la volta della chiesa) ed altri annessi: fu benedetta e vi si cantò la prima messa nell'agosto del 1661.
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