Chiesa di Santa Chiara
La prima pietra fu posta nel 1659 e solo due anni più tardi la chiesa risulta terminata insieme a coro, sagrestia, dormitorio (forse lo stanzone posto sopra la volta della chiesa) ed altri annessi: fu benedetta e vi si cantò la prima messa nell'agosto del 1661.
Fin dal 1643 le monache clarisse avevano chiesto alle competenti autorità di poter costruire una nuova chiesa laddove esistevano, fra il loro monastero e il cassero, alcune costruzioni.
Dal 1785 il monastero fu ridotto a conservatorio - come altri conventi di clausura in Toscana.
Paolo Girolamo Galletti e suo fratello l'arciprete Anton Filippo (e poi G. Francesco Gamurrini) l'arricchirono di molte opere d'arte qui trasferite da altre compagnie e chiese soppresse del paese.
La chiesa è rimasta di proprietà privata sino all' anno 1999 quando passò (con i tre altari, la pala del Castellucci e l'organo settecentesco) allo Stato.
All'interno sono conservati numerosi capolavori: oltre le ceramiche robbiane vi sono due pale di Andrea Sansovino, una sul lato destro e l'altra sul sinistro, raffiguranti San Lorenzo tra San Sebastiano e San Rocco e La Madonna e i Santi.